Che fretta c’era? In questa maledetta primavera, Umani a NoLo tira fuori dal cappello un’intervista che viaggia sulle note di un Festival: esattamente quello semiserio della canzone a Milano, ormai alla sua quinta edizione. Perché lei – prima di esserne, a brevissimo, ancora presentatrice e stella luminosa, la prima edizione di quella competizione l’ha proprio vinta, come una supernova. E con lei un quartiere che l’ha amata ancora di più, questa vicina molto speciale, talmente umana che lei stessa di definisce disumana.
Dalle molte vite come un gatto, conosciamo una delle maschere, Pirandello docet, che compongono l’arcobaleno di umanità di cui Rovyna Riot è uno, anzi, tanti colori insieme.
Tutti noi portiamo delle maschere, ma questa colpisce per come pulsa di vita; anzi, di vita propria vive e, come ci racconta, è in grado di traghettare chi la guarda, come in un gioco di specchi, in altre dimensioni; anche nel suo modo di vivere il mondo queer molto, molto distante dalla rigidità degli stereotipi. Passando per un’altra delle tante parti, l’esordio in politica, poi l’amore per la musica, il percorso sui palchi del quartiere e non solo, “suo malgrado” come ama dire.
Scopriamo il legame con questa parte di città, i suoi riferimenti culturali, le collaborazioni colte (sì, nei suoi testi c’è lo zampino di uno scrittore…), il disagio, i magnifici disastri.
Rovyna si alimenta dell’umanità altrui grazie alle porte che la maschera che indossa è in grado di aprire. E poi, da brava esploratrice antropologa, condivide tutta questa vita in un gioco di specchi pieno di sorprese.
Più che personaggio è “persona” che, non a caso, in latino significa maschera. Il cerchio si chiude.
Le canzoni che accompagnano l’intervista, scelte da Rovyna, sono:
– “E invece no (fatemi un TSO)” (Rovyna Riot, 2017)
– “Dancing with Myself” (Billy Idol, 1982)
– “Pass This On” (The Knife, 2003)
In questa puntata Rovyna Riot continua la sua “crociata contro i libri” ma non perde l’occasione di consigliare i libri di un altro Noler, Matteo B Bianchi.
Buon ascolto!
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In redazione: Maria Grazia Allegra, Laura Brambilla, Giulia Capra, Sabrina Chetta, Antonio C. De Vito, Giulia Ghigi, Chiara A. Piscitelli, Alessandra Radaelli, Beatrice Stroppa.