Puntata natalizia, e quindi gli spettacoli presi in esame dai conduttori Ippolita Aprile e Davide Verazzani riguardano un arco di tempo di un mese, anziché i soliti 15 giorni. Il tema scelto è in qualche modo coerente con i bilanci di fine anno: “Guardare (e guardarsi) dentro”.
È quel che forse dovrebbe fare la giovane moglie di Revolutionary road, spettacolo in scena al teatro Litta e tratto dal romanzo di Richard Yates (poi fortunato film con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet), per comprendere il fallimento della propria esistenza; è ciò che fa, forse in maniera fin troppo acuta, la psichiatra Cornelia Wilbur, di Sybil, in uno spettacolo che racconta al teatro Parenti la vera storia del primo caso di dissociazione multipla della personalità diagnosticato, alla fine degli anni ’50, negli USA; è ciò che ci chiede, con la consueta ironia e sagacia, Giorgio Gaber nel suo Far finta di essere sani, portato in scena da una compagnia composita al Teatro Menotti; ed è quel che tenta di fare, con enorme e straziante difficoltà, una terapeuta nei confronti del rapporto fra lei da bambina con la madre, in Da lontano (chiusa sul rimpianto), sul palco del teatro Carcano grazie alla scrittura di Lucia Calamaro e l’interpretazione intensa di Isabella Ragonese
La canzone scelta, per questo tema, è Charlotte Sometimes, hit dei Cure del 1982 (qui proposta nella versione live del 1984, quella che i fan in genere apprezzano maggiormente), il cui testo, tratto da un romanzo inglese per ragazzi della fine degli anni ’60, racconta di una sorta di sdoppiamento di personalità.
Al termine, le news teatrali, che ci conducono a tre spettacoli scelti per festeggiare a teatro il passaggio al 2022, scritte da altrettante nuove leve di Tanta Merda, che accogliamo e ringraziamo di cuore: Eugenia Comunello, Arianna Mosconi, Jacopo Tampieri.
Buon Natale e buon anno!