Eppur si muove: è il titolo con cui Davide e Ippolita tornano a parlare di teatro dopo il lockdown. Già, perchè nell’immobilità apparente qualcosa si sta in effetti muovendo.
Si parla delle micro-stagioni estive del Piccolo Teatro nell’elegante Chiostro Nina Vinchi e poi in giro per la città (anche vicino a NoLo, al Circolo Cerizza) , del Teatro Franco Parenti nella magia dei Bagni Misteriosi, del Teatro della Cooperativa che dopo anni ritorna nei cortili, di Pacta dei Teatri e Factory 32 che riscoprono il cortile interno delle loro sedi.
Dopo un intermezzo battistiano, con una Sì, viaggiare che è un proclama di libertà oltre che un augurio che un ognuno trovi “quel gran genio del mio amico”, si passa ai festival, che provano anch’essi, coraggiosamente, a riprendere il loro viaggio: Da vicino nessuno è normale, che di nuovo colora di sperimentazione il parco segreto del Paolo Pini, l’Estate Sforzesca, mastodontica prova di forza nel Cortile delle Armi del Castello, Il Giardino delle Esperidi, piccolo camminamento fra i boschi della Brianza.
Non mancano le voci di NoLo, con alcune anticipazioni di quel che accadrà a Ghe Pensi M.I. e Spazio Hug.
Per concludere, la voce emozionata di Valeria Perdonò del Menu della Poesia, che si chiude in un epigramma di Sandro Penna, perfetto per questi tempi ondeggianti ma anche per sottolineare la nostra adesione al Pride.