Ritorna anche Tanta merda, la trasmissione che fa bene al teatro perchè lo racconta in modo leggero e senza banalizzarlo. Ai microfoni sempre Ippolita Aprile e Davide Verazzani, ma la formula cambia leggermente: quest’anno ogni puntata avrà un tema, cui si collegheranno non solo il racconto di spettacoli teatrali, ma anche spunti letterari, poetici e musicali (e, se i colleghi di #ginocchiodacinema ce lo permetteranno, anche cinematografici…)
Il tema di questa prima puntata è: IL RITORNO A CASA
Si parla della nuova grande produzione dello Strehler, Ritorno a Reims, straordinario affresco della perdita di identità di un intero continente raccontato attraverso il ritorno di un intellettuale al paese d’infanzia. E di altri ritorni, decisamente di diverso tipo, trattano Se questo è un uomo, adattamento di Valter Malosti del celebre libro con cui Primo Levi narra la sua esperienza in un campo di concentramento, e Il dolore, spettacolo allestito da Elena Arvigo e tratto dal diario con cui Marguerite Duras lenisce l’angoscia dell’attesa del ritorno del fidanzato, internato a Dachau.
La libraia Marta Zanotti parla di Un matrimonio americano, il pluripremiato romanzo con cui la scrittrice americana Tayari Jones racconta di un ritorno a casa molto particolare, dando voce sia a chi torna sia a chi aspetta. E Valeria Perdonò, del Menu della poesia, ci racconta i suoi ritorni da attrice errante e recita Gli scalini, poesia di Chandra Livia Candiani.
Pausa refrigerante è una canzone il cui titolo è già un programma: I ritorni, di Lucio Battisti, di cui si festeggia in questi giorni l’approdo sui portali di streaming.
Chiude il quizzone, con cui offriamo 2 biglietti omaggio per Il dolore a chi risponde esattamente a una domanda riguardante Marguerite Duras.