Se qualcuno mi chiedesse cosa mi porto a casa dopo un incontro con i ragazzi del progetto Break Down risponderei senza esitazione il loro odore.
Sottrarsi agli abbracci estenuanti di Simona è pura follia e farlo per lei equivarrebbe alla peggiore offesa, invece a Stefano basta un braccio sulla spalla per far sì che da timido ragazzo attempato si trasformi in un fascinoso chansonnier, Marco al contrario è una forza della natura un folletto che ad ogni suo salto (spesso sulla tua schiena) ti trasmette una gioia debordante. Sì l’odore dei ragazzi te lo porti addosso fino a casa, ti rimane attaccato come parole.
Lavorare con i ragazzi del progetto Break Down mi ha insegnato la libertà di eliminare ogni filtro comunicativo, ogni limite verbale. Questi ragazzi mi hanno regalato più di quanto avessi mai potuto desiderare. Mi auguro che dopo la festa del 25 maggio, si possa ancora immaginare dei nuovi momenti di condivisione, che si possa percorrere insieme un altro scorcio di vita.
Peppe
P.s. Se volete conoscere i ragazzi e le ragazze del progetto Break Down ci vediamo sabato 25 maggio dalle 9.45 in poi all’ex Chiesetta del Parco Trotter per iniziare la giornata con lo show “Chi può farlo? L’X Factor che hanno tutti“. Qui il programma completo della mattinata in compagnia!