Ma vogliamo dirlo che la gente non è mai contenta?
E prima tutti voglio la staccionata e poi tutti non mi piace la staccionata…e prima ma qui la notte non si dorme…e poi tutti, con tutto sto silenzio si sente persino l’uno che passa alle 3 del mattino. E vero che prima c’erano anche gli spacciatori, però il negretto fa sempre colore e vedere il 112 che ne insegue uno è sempre una cosa emozionante da postare su facebook. Sto parlando di Piazza dei Transiti…casa occupata, negozio paki che vende frutta che a giudicare dall’aspetto arriva direttamente da Islamabad ma a dorso di cammello…di notte Chioschetto Apecar stile Perù in piazza, tutto pollo e inti-illimani che se gli fanno il controllo dei gas di scarico probabile che risultino meno tossici dell’olio che usa per friggere le patata. Pizzeria che è la combinazione di olio da frittura e gas di scarico. Ambulatorio medico antagonista e il Carrefour d’angolo che è la cosa più chiccosa dell’intera piazzetta. Giusto per dire che gli spacciatori facevano abbastanza pendant con l’ambiente.
Quelli della Social, nella piazzetta, ci avevano persino organizzato un polpetta contest, con da una parte quelli delle case occupate che li guardavano come si guarda un finlandese albino in un villaggio africano, della serie: “Ma guarda un po’ se ste fighette mezzo LegaAmbiente e mezzo vegani devono venire a scassare la nerchia proprio qui nel cuore della battaglia rivoluzionaria contro le plutocrazie giudaiche di sta cippa di minchia”. Magari ostentando una mezza brocca di Albana al kerosene e una collana di salsicce di sugna di maiale sovietico. E dall’altra gli spacciatori che se i Noler stavano lì ancora 5 minuti gli andava a male il raccolto di santa maria e avevano lo sguardo del tipo: se anche solo mi offri una polpetta, giuro che ci faccio un anal explorer e te la faccio entrare da dove tu la faresti uscire.
Ma adesso c’è il recinto. Bello, verde, precario come un governo lega-Movimento 5 stelle. E la gente si lamenta: ok, gli spacciatori non ci sono più, ma io il cane dove lo piscio? E i rifiuti ingombranti dove li lascio? E il secondo festival della polpetta dove lo organizzo? Perché, signori, questa è la vita: si stava meglio quando si stava peggio e comunque, da quel giorno, trovare del fumo buono mi tocca di andare fino a Isola!
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