Perderei volentieri tempo a parlare dei posacenere a forma di chiappa e pisello del NoloSo e del perché se ci spegni le sigarette sei fico, se ci fai sopra delle battute sei omofobo. Ma diciamo che abbiamo altri problemi, perché da queste parti con un bel 30% di italiani d’adozione con cui interagire, passare dalla parte del torto è un attimo.
Metti che stai parlando con un trans peruviano e poi si scopre che lui è un clandestino, come la mettiamo? Cosa rischi? Adescamento o espediente criminoso per aggirare le norme nazionali in materia di immigrazione. Se faccio la spesa dal paki, e poi si scopre che è in Italia con il passaporto falso di un prozio morto ai tempi della peste nera, è frode fiscale o sto alimentando il traffico di schiavi? Insomma, qui a stare tra bingobonghi, mangiapolli, paki e marocchini il rischio di finire ai domiciliari anche solo se li saluti è altissimo. Prendi la storia di Mimmo Lucano.
Il GIP dice: “Questo Mimmo Lucano non si è arricchito, ma è andato un po’ oltre i limiti”. Un esempio di cosa vuol dire andare oltre i limiti: Rosa Park è andata oltre i limiti. Aveva le vene varicose e si è seduta sull’autobus, violando una legge. Ma non si è arricchita. Lech Walesa è andato oltre i limiti. I portuali di Danzica erano alla fame e lui ha organizzato uno sciopero, violando una legge. Ma non si è arricchito. Solgenytsin è andato oltre i limiti. Credeva nella democrazia e lo ha scritto, violando una legge. Ma non si è arricchito. Nelson Mandela è andato oltre i limiti. Credeva nella parità dei diritti e lo ha detto, violando una legge. Ma non si è arricchito.
Se una legge è una vergogna, non è detto che violarla sia andare oltre i limiti. A volte è la legge che si è spinta oltre i limiti della decenza. E magari può capitare che chi l’ha scritta, invece, si sia arricchito. Perché 49 milioni e una casa a Montecarlo, sono sul serio oltre i limiti.
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